Molti pensano che interessi solo a chi è vegetariano o vegano, a chi non guarda mai la televisione, a chi va in bicicletta, a chi pratica lo yoga o le arti marziali, a chi pensa che il Pil non sia l’anagramma di Dio, a chi ha letto Siddhartha, a chi fa la spesa da NaturaSì, a chi continua a sognare la California, a chi si emoziona ascoltando “Here comes the sun”, a chi usa le Birkenstock, a chi vuole andare lontano “dalla pazza folla”…

In realtà le campane della mindfulness suonano in particolare per chi soffre di mal di schiena, per chi si incazza tutti i giorni, per chi mangia troppi cioccolatini, per chi deve essere sempre in forma, per chi sente di non valere nulla, per chi si ritrova con il fiato in gola, per chi scambia le ore felici per le Happy Hours, per chi non ascolta il proprio corpo, per chi pensa che deve sempre dimostrare qualcosa a qualcuno, per chi aspetta un treno sempre in ritardo, per chi non sa più quello che vuole, per chi pensa di sapere con assoluta certezza quello che vuole, per chi si riposa facendo zapping, per chi porta le scarpe da tennis quando piove, per chi ha creduto a Gordon Gekko (il personaggio interpretato da Michael Douglas nel film “Wall Street” di Oliver Stone) quando sosteneva che “Greed is Good” cioè che “L’avidità è giusta”, per chi vuol misurare l’intelligenza ignorando l’intelligenza emotiva, per chi cerca la “soluzione” sempre fuori di sé, per chi continua a ricadere nella depressione, per chi è stressato, per chi non sa cosa sia la mindfulness.